VIA LA TARTARUGA

DOVE

Gruppo montuoso: Prealpi Trentine – Valle del Sarca (TN)

Parete: Parete San Paolo (centrale)

Località di partenza: Arco (TN)

Possibilità di parcheggio: alla vecchia diga o Ristorante-Pizzeria la Lanterna

Esposizione: sud-est

Quota di partenza: 115 mt

TEMPI

Avvicinamento: 10 ‘

Tempo di percorrenza della via: 5:00 h

Discesa: 20 ‘


DETTAGLI

Difficoltà: VII+ (o A0)

Grado obbligatorio: VII-

Sviluppo: ca. 250 mt

Nr. Tiri: 10

Grado di rischio e protezioni: R3

Soste: attrezzate con fix ed anello.

Assicurazioni intermedie: chiodi, fix e cordini.

Materiale: normale dotazione arrampicata, necessari friend e cordini per integrare le protezioni (specialmente nella sprotetta fessura del terzo tiro). Nei due tiri impegnativi di VII/VII+ la via è protetta ma abbiamo comunque integrato

Qualità della roccia: buona anche se tagliente per via dei licheni che ricoprono la parete. Ne siamo usciti con le mani malridotte!

ALTRE NOTE

Aperta da: Heinz Grill, Franz Heiss, Barbara Holzer, Florian Kluckner, Klaus Oppemann (Febbraio 2012)

Data dell’uscita: 02/10/2022


COMMENTI PERSONALI:

A parte i tre tiri di IV la via è decisamente impegnativa e i tiri di VII sono continui. A nostro parere in alcuni punti il settimo grado è stretto, soprattutto il primo tiro di VII+ sulla parete nera e lo strapiombo dell’ottavo tiro gradato di VII-. L’arrampicata è comunque varia ed alterna traversi, fessure, strapiombi e placche. Bellissima la fessura (anche se sprotetta) all’inizio del terzo tiro!

ACCESSO, DESCRIZIONE DEI TIRI E DISCESA:

Dal ristorante-pizzeria la Lanterna seguire il sentiero nel bosco verso la parete e costeggiarla per 350 mt verso nord. La via si trova vicino alle vie “Lo Scansafatiche” e “Parete Nera”. Scritta in blu con disegno alla base.

1 tiro: salire dritti per facili rocce (IV) fino alla comoda sosta da attrezzare su pianta. (20 mt). Noi abbiamo unito i primi 2 tiri.

2 tiro: alzarsi sopra la sosta e spostarsi verso sinistra. Da qui inizia una placca tecnica di VI+ (stretto!) con protezioni un po’ distanti e difficilmente integrabili. Terminata la placca salire per bosco fino alla sosta alla base della parete nera (30 mt).

3 tiro: salire per l’evidente fessura (V+) da proteggere con friend medio. Al suo termine traversare decisamente a sinistra (VI) fino alla sosta (25 mt).

4 tiro: da qui iniziano le difficoltà sulla parete nera. Dalla sosta salire dritti per difficile placca fino alla scomoda sosta 20 mt (VII+ o VI+ e AO).

5 tiro: altro tiro impegnativo. Spostarsi verso destra fino alla base di una fessura (sfruttare le prese verso destra). Risalire lungo la fessura VI, (che noi abbiamo integrato con un friend) fino ad un cordone. Da qui traversare nuovamente a destra e in strapiombo (VII o VI+ e A0) fino alla sosta posta oltre di questo, (15 mt).

6 tiro: dalla sosta spostarsi un po’ verso destra e rimontare sulla placca obliquandola verso sinistra (V). Affrontare una seconda placca appoggiata ma liscia (V+). Attenzione che le protezioni non abbondano e non ci si può proteggere ulteriormente. Sostare comodamente sulla pianta (30 mt). Noi abbiamo unito questo tiro con il successivo di IV.

7 tiro: Dalla pianta risalire una seconda facile placca (IV) e sostare comodamente a destra su pianta alla base della parete (20 mt).

8 tiro: salire prima su placca un po’ appoggiata e poi affrontare l’impegnativo tetto di VII (per noi grado stretto!). Il tetto è protetto ma molto fisico. Una volta usciti dal tetto, per rocce più semplici (V e poi IV) raggiungere la comoda sosta (30 mt).

9 tiro: attraversare a sinistra ed affrontare lo strapiombo (VI). Attenzione che il primo fix è distante e non è possibile integrare ulteriormente. Attraversare ancora a sinistra e superare il secondo tetto (VI) e, per rocce più semplici (IV), raggiungere la sosta (25 mt).

10 tiro: attraversare verso sinistra e affrontare un ultimo passaggio un po’ tecnico (V). Per facili rocce (IV) uscire dalla via (25 mt).

Dal termine della via scendere per le roccette fino ad intersecare il sentiero che, attraverso il bosco, conduce verso l’Eremo e quindi verso il parcheggio.