VIA CRONO

DOVE

Gruppo montuoso: Prealpi Trentine – Valle del Sarca (TN)

Parete: Parete San Paolo (nord)

Località di partenza: Arco (TN)

Possibilità di parcheggio: alla Vecchia Chiusa o Ristorante-Pizzeria la Lanterna

Esposizione: sud-est

Quota di partenza: 115 mt

TEMPI

Avvicinamento: 10 ‘

Tempo di percorrenza della via: 3:00 h 30 ’ / 4:00 h

Discesa: 20 ‘


DETTAGLI

Difficoltà: VI+

Grado obbligatorio: VI

Sviluppo: ca. 200 mt

Nr. Tiri: 7

Grado di rischio e protezioni: R3

Soste: attrezzate con un fix con anello.

Assicurazioni intermedie: chiodi e cordini.

Materiale: normale dotazione arrampicata, necessari friend, dadi e cordini per integrare le protezioni piuttosto scarse (anche sui tiri di VI).

Qualità della roccia: buona, prestare solo attenzione a qualche tratto friabile.

ALTRE NOTE

Aperta da: Heinz Grill, Franz Heiss, Florian Kluckner, (Dicembre 2014)

Data dell’uscita: 04/09/2022


COMMENTI PERSONALI:

Bella e piacevole via dove, anche in questo caso, non mancano diedri e fessure da proteggere. A nostro parere bisogna sapersi muovere abbastanza agilmente sul sesto grado dove ci si deve comunque proteggere (come il sesto tiro!).

ACCESSO, DESCRIZIONE DEI TIRI E DISCESA:

Dal ristorante-pizzeria la Lanterna seguire il sentiero nel bosco verso la parete e costeggiarla verso nord fino all’attacco. Se si parcheggia alla Vecchia Chiusa, invece, salire direttamente nel bosco fino alla base della parete dove si arriva giusti all’attacco. La via si trova tra le vie “Aphrodite” e “Bon ton”. Scritta alla base.

1 tiro: salire dritti per facili rocce (III) fino alla base di una fessura/ diedro. Superarlo (VI) e, prima del suo termine, uscire a destra e salire sul comodo terrazzino di sosta (IV). 35 mt.

2 tiro: dalla sosta alzarsi e rimontare tutto il pilastrino (V e V+) sino a raggiungere la seconda e comoda sosta, 25 mt.

3 tiro: da qui attraversare a sinistra V (attenzione che verso destra prosegue la più dura via Bon Ton) e superare un difficile e ripido muretto (VI). Proseguire poi per rocce più semplici (III) fino alla sosta posta sulla sinistra, 30 mt.

4 tiro: Alzarsi per due metri e poi attraversare a sinistra (VI). L’ultimo tratto di traverso un po’ delicato richiede fiducia nei piedi. Da qui alzarsi bene e sfruttare prese più buone in alto. Uscire quindi via via su rocce più facili (IV) fino alla sosta posta sulla destra e alla base di un diedro fessurato, 25 mt.

5 tiro: bel diedro fessurato (VI-) da superare. Proseguire dritti per rocce un po’ meno rassicuranti (V) fino a raggiungere l’unica scomoda sosta della via, 30 mt.

6 tiro: tiro chiave della via. Dalla sosta salire dritti sfruttando una fessura grigia un po’ ad incastro mani-piedi (VI). Questo tratto è da proteggere. Al termine della fessura spostarsi a sinistra salendo al margine destro della fascia gialla di strapiombi, superare lo strapiombino (VI+) e raggiungere la sosta su terrazzo verso destra, 30 mt.

7 tiro: ultimo e facile tiro. Dalla sosta salire per semplici rocce (IV) fino alla base dell’ultimo muro di roccia. Noi abbiamo preferito superarlo direttamente (V) altrimenti è possibile aggirarlo più facilmente a destra (IV). Raggiungere dunque l’ultima sosta, (30 mt).

Dal termine della via scendere per la traccia di sentiero verso destra che, in poco tempo riconduce alla strada asfaltata e quindi al parcheggio.