VIA LUDOMANIA
DOVE
Gruppo montuoso: Gruppo del Sella / Sottogruppo del Vallon – (BZ)
Parete: Col de Stagn
Località di partenza: Corvara, presso l’impianto (ovovia) di risalita del Boè, opzione da noi adottata. Per evitare il costo di € 17,00 a testa andata + ritorno dell’impianto è possibile partire a piedi da Corvara o da Passo Campolongo. In questo caso contare però ca. 600mt di dislivello in più! Se si vuole partire da Passo Campolongo è possibile prendere l’impianto del “Bec de Roces” e poi proseguire a piedi per 30 / 40 minuti fino all’attacco della via.
Possibilità di parcheggio: al parcheggio dell’impianto di Corvara – costo giornaliero € 8,00 - inevitabile pagare dato che non ci sono parcheggi gratuiti nelle vicinanze.
Esposizione: est
Quota di partenza: 1.550 mt
TEMPI
Avvicinamento: 30 ‘ (dall’arrivo dell’ovovia)
Tempo di percorrenza della via: 2:00 h 30’ / 3:00 h
Discesa: 50 ‘
DETTAGLI
Difficoltà: 6a
Grado obbligatorio: 5b
Sviluppo: ca. 180 mt. + ultimi risalti facili per arrivare in cima al Col de Stagn
Nr. Tiri: 6
Protezioni e grado di rischio: S2/ II
Soste: attrezzate con 2 spit + cordone + maglia rapida (a parte la penultima sosta dove c’è un fix + maglia rapida + cordone e l’ultima che bisogna attrezzare su spuntone)
Assicurazioni intermedie: fix / 1 clessidra con cordone sull’ultimo facile tiro di II/ III
Materiale: normale da arrampicata, servono solo i rinvii. Eventualmente qualche cordino (non necessario) per integrare l’ultimo facile tiro.
Qualità della roccia: molto buona, prestare attenzione solo al quarto tiro di 4c.
ALTRE NOTE
Aperta da: Thomas Kostner, Manuel Agreiter (attuale rifugista del Kostner), Armin Crafonara (2013)
Data dell’uscita: 07/09/2022
COMMENTI PERSONALI:
Arrampicata plaisir in una giornata di meteo incerto. Si arrampica in sicurezza su una parete poco frequentata. Per la seconda volta al Col de Stagn eravamo l’unica cordata su tutta la parete!
ACCESSO, DESCRIZIONE DEI TIRI E DISCESA:
Dal parcheggio dell’ovovia fare il biglietto fino alla stazione intermedia del Boè. Scesi dall’ovovia proseguire in salita lungo il sentiero 638 per poi abbandonarlo al bivio prendendo il sentiero 636 verso sinistra. Da qui proseguire in piano fino ad approssimarsi alla parete (quando il sentiero inizia a scendere mantenersi alti). L’attacco non è ben evidente… arrivare ad un marcato pilastro e, prima del canale di ghiaia, salire per rocce rotte sino ad arrivare ad un terrazzo da cui si vedono gli spit. Da qui parte la via.
1 tiro: salire dritti per facili placche e rampa erbosa fino alla comoda sosta posta sulla destra (5a), 30 mt.
2 tiro: tiro chiave della via. Superare due strapiombini ben ammanigliati (6a azzerabile) e continuare poi dritti su placche più semplici (5b) fino alla comoda sosta, (35 mt).
3 tiro: dalla sosta spostarsi a destra e proseguire dritti su per pilastro. In questo tiro la roccia è meno affidabile. Arrivare alla sosta posta in un diedro-nicchia (4c), 25 mt.
4 tiro: sopra alla sosta si vedono dei vecchi chiodi però bisogna seguire i fix e quindi attraversare in esposizione verso sinistra. Proseguire poi dritti fino alla sommità del pilastro dove si sosta su comoda cengia (5b), 30 mt.
5 tiro: dalla sosta salire diritti per muretto con movimenti tecnici (5c). Proseguire poi per rocce più semplici (4a) verso la penultima sosta su comoda terrazza (30 mt).
6 tiro: dalla sosta proseguire per facili gradoni (III/ II) ed eventualmente integrare le protezioni (su questo tiro c’è solo una clessidra con cordone). Noi abbiamo continuato per tutta la lunghezza della corda e abbiamo attrezzato una sosta su spuntone.
Dal termine della via raggiungere la vetta del Col de Stagn e proseguire per traccia che conduce fino al rifugio Kostner. Dopo aver bevuto qualcosa di caldo al rifugio e scambiato quattro chiacchere con il rifugista noi siamo scesi per il sentiero 638 fino alla falesia “Lech de Boè” (di fronte all’omonimo laghetto). Dato che avevamo ancora voglia di roccia, abbiamo deciso di goderci qualche altro tiro di corda vista lago. In questo posto incantevole e solitario è possibile fare sia mono-tiri sia qualche multipitch di 3 tiri. (A nostro parere alcuni tiri sono spittati un po’ lunghi per essere una falesia, su un tiro di 5a abbiamo contato 7 fix su 40 mt). (Non abbiamo trovato relazioni della falesia su internet ma alla base della parete c’è la tabella con il nome delle vie e i gradi di difficoltà). Da qui in cinque/ dieci minuti si raggiunge l’ovovia per ritornare a Corvara.